LinkedInEmailWhatsApp

Implementazione di un processo di pianificazione della domanda

In questa seconda parte della nostra serie sulla pianificazione della domanda, Nicolas Commare spiega le diverse fasi del processo di pianificazione della domanda. (Ri)scoprite il primo articolo della nostra serie “Cos’è la pianificazione della domanda?“.

La pianificazione della domanda è strategica per la maggior parte delle aziende, ma troppo spesso può essere difficile e complessa da attuare e rispettare

L’obiettivo principale di questo processo è quello di fornire al team della Supply Chain un piano di domanda affidabile (di solito mensile, ma a volte settimanale o giornaliero). L’impatto di questo piano ovviamente è strategico, in quanto si impegnano risorse per acquistare prodotti e servizi o per pagare i dipendenti.

Per massimizzare le prestazioni, consiglio di seguire questi cinque passaggi fondamentali per organizzare efficacemente il processo di pianificazione della domanda:

Analisi e sviluppo del piano

La prima fase riguarda il previsore (il cui profilo professionale sarà approfondito in un prossimo articolo). Questa figura ha il compito di elaborare il piano in linea con gli obiettivi prefissati. Le sue responsabilità includono:

  • Raccogliere i dati relativi al mese precedente, un compito che può risultare più o meno complesso a seconda degli strumenti impiegati.
  • Correggere eventuali anomalie nei dati storici, identificando carenze, ordini eccezionali, azioni di marketing, eccetera. L’utilizzo del metodo del corridoio consente di individuare dei dati statici non corretti.
  • Implementare gli algoritmi per effettuare i calcoli previsionali. In questa fase, sorgono spesso domande come: quale algoritmo è più appropriato? A quale livello di prodotto o mercato dovrebbe essere applicato il calcolo?

La collaborazione

Questa fase rappresenta l’aspetto più soggettivo del processo, poiché alcuni potrebbero argomentare che la collaborazione potrebbe essere controproducente. Tuttavia, in determinate circostanze, ritengo che, nonostante l’aggiunta di metodi matematici avanzati conferisca valore al processo, la collaborazione sia fondamentale per renderlo ancora più performante (per approfondire il tema “algoritmo vs. collaborazione”, consultate il nostro recente white paper).

Un’ottima pratica consiste nel coinvolgere tutti gli attori del processo di previsione, tra cui il marketing che definisce i prodotti destinati al mercato, le vendite che sono in contatto diretto con i clienti, la logistica responsabile del coordinamento e della consegna, eccetera.

Il previsore dovrebbe cercare il contributo di tutte le parti coinvolte nel processo. Questa fase può essere gestita attraverso riunioni periodiche, preferibilmente basate su uno strumento che metta in evidenza i prodotti rilevanti. L’impiego di uno strumento di collaborazione e centralizzazione delle informazioni evita infatti riunioni prolungate e complesse, consentendo di lavorare in tempo reale. Senza una preselezione accurata, c’è il rischio di cadere nell’incertezza e in riunioni poco produttive.

white-paper-sviluppare-ottimizzare-il-proprio-sales-operations-planning

Centralizzazione e validazione del piano

Dopo la fase di collaborazione, il previsore svilupperà una prima versione della richiesta. È fondamentale designare un unico responsabile per il piano finale al fine di garantire una chiara definizione delle responsabilità.

Verificare la stabilità del piano

Prima di inviare il piano convalidato, sarebbe meglio valutarne la stabilità da un mese all’altro per garantire che non ci siano impatti negativi sul flusso logistico che gestisce la consegna del prodotto.

Aggregazione, scomposizione e export

Una volta completate tutte le fasi del processo di pianificazione della domanda, i risultati possono essere esportati in un sistema ERP.

Tuttavia, prima di procedere con l’esportazione del piano di domanda finale, è utile eseguire un’operazione di scomposizione e aggregazione dei dati. La previsione e la pianificazione della domanda sono solitamente condotte a livello di una famiglia di prodotti al mese, ma il piano logistico è configurato per visualizzare le quantità da consegnare per prodotto e per scadenza, soprattutto quando si utilizzano sistemi MRP o DDMRP.

La fase di scomposizione e aggregazione risulta indispensabile per garantire che tutti possano comprenderne e utilizzare i risultati di questo processo in modo efficace.

Alla fine di questo processo, avrete un piano imperfetto

Naturalmente, è sempre possibile generare scorte in eccesso o in difetto, ma non dimenticate che l’obiettivo del processo è quello di migliorare continuamente le vostre prestazioni nel corso dei mesi. Questo processo sarà facilitato dalle seguenti condizioni:

  • Avete un processo regolare, semplice e comprensibile che si migliora ogni mese.
  • Potete organizzare la vostra catena di approvvigionamento per ridurre i rischi (utilizzando stock o tempi di consegna di sicurezza) quando i rischi sono elevati e ridurre queste azioni quando raggiungete il vostro livello di prestazioni target.
  • Tutti saranno coinvolti nel successo del processo, il che significa che tutti saranno impegnati e concentrati su un unico piano. Questo è un punto molto importante, perché un’organizzazione è sempre più efficace quando tutti tirano nella stessa direzione.
demo colibri