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Il ruolo del demand planner

I demand planner sono sempre più importanti all’interno delle organizzazioni

Gli esperti in pianificazione hanno acquisito un ruolo centrale e strategico per moltissime aziende. È quindi fondamentale scegliere e formare con attenzione questi profili.

Il demand planner è infatti all’origine del processo di previsione ed è la pietra miliare dell’ottimizzazione logistica (approvvigionamento, inventario, distribuzione, ecc.).

L’importanza del ruolo si è ampliata negli ultimi anni

Oggi il demand planner funge da canale di comunicazione tra i reparti vendite, marketing, acquisti e produzione.

In un contesto globale di internazionalizzazione, con una domanda altamente volatile, un accorciamento del ciclo di vita dei prodotti, l’emergere di nuovi canali di distribuzione legati al commercio elettronico e una concorrenza sempre più intensa, il processo di previsione e gestione dei flussi sta diventando sempre più strategico e richiede una vasta gamma di competenze che vanno dalla statistica all’informatica, passando dal marketing.

Il profilo del demand planner

Non esistono scuole specialistiche per formare i demand planner, ma sul mercato sono disponibili ottime qualifiche. I profili migliori hanno esperienza in un settore correlato (vendite, supply chain, sourcing, analisi, finanza) e sono capaci di destreggiarsi con i numeri, avendo anche ottime doti da comunicatori. Se queste due qualità possono sembrare antitetiche, il demand planner deve essere in grado di padroneggiarle entrambe.

Descrizione del lavoro

Solitamente, il demand planner opera sotto la supervisione del responsabile della supply chain, con l’obiettivo di gestire la domanda e i livelli degli stock. In altre parole, il suo scopo è massimizzare il flusso di cassa, le vendite e i livelli di servizio. Le sue responsabilità possono essere suddivise in tre categorie: gestione delle attività precedenti, delle attività successive nella supply chain e analisi.

Gestione precedente:

  • Mantenere un rapporto costante con i team di vendita, marketing, finanza, approvvigionamento e produzione per comprendere i fattori di previsione della domanda.
  • Rimettere in discussione le previsioni dei team di vendita e le serie abituali (dati storici, stagionalità, tendenze di mercato, offerte speciali, budget, ecc).
  • Migliorare l’accuratezza delle previsioni (modelli statistici, software, ecc.) attraverso il coordinamento interfunzionale e gli aggiornamenti dello strumento di pianificazione della supply chain.

Gestione succesiva:

  • Coordinare i progetti dei clienti con la pianificazione delle forniture.
  • Gestire i livelli di inventario.
  • Comunicare le strategie di inventario dei prodotti (nuovi prodotti, sostituzioni, fine vita, ecc.) al team di gestione delle forniture.
  • Adattare le previsioni e le regole di inventario in linea con la domanda e le tendenze del mercato.

Analisi:

  • Analizzare le previsioni quantitative e finanziarie.
  • Reporting sulle previsioni di inventario e sugli indicatori chiave di performance.
  • Condurre le previsione e le riunioni di S&OP.
  • Monitoraggio dei livelli degli stock e dei piani di miglioramento.
  • Incoraggiare la convergenza e la divergenza in relazione al piano strategico.

Conclusione

Oggi il demand planner è un generatore di flussi che richiede capacità interpersonali e di analisi dei dati. Si tratta di una figura centrale per il benessere economico dell’azienda e quindi il suo reclutamento e formazione sono essenziali.

Un’articolo scritto da Nicolas Commare, amministratore delegato di Colibri.